La bimba rischia di morire: salvata dal cardiologo Dott. Cavalieri. L’importanza della formazione sul primo soccorso
Nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione per la diffusione della cultura della rianimazione cardiopolmonare (RCP) nella popolazione civile non sanitaria , i tassi di mortalità per arresto cardio respiratorio in ambiente extra ospedaliero sono ancora molto alti; in tal senso se per gli adulti il tasso di mortalità in ambiente extra ospedaliero è alto .. altrettanto lo è nel “mondo “ pediatrico ovvero nei bambini.
A tal proposito così come nell’adulto se la rianimazione cardiopolmonare (RCP) viene avviata precocemente dalle persone che assistono all’evento drammatico dell’ arresto cardio respiratorio, la sopravvivenza aumenta notevolmente. Nella maggior parte dei casi gli arresti cardio respiratori sono testimoniati da persone che possono e che potrebbero iniziare immediatamente la rianimazione Cardio polmonare; pur tuttavia la RCP viene iniziata da testimoni solo in una piccola percentuale di casi. Da quanto detto quindi Diffondere la formazione alla Rianimazione Cardio Polmonare (RCP) di base nella comunità civile in particolare tra le persone che hanno maggiori probabilità di assistere ad un arresto cardio/respiratorio che avviene fuori dall’ospedale, può ulteriormente e sicuramente migliorare la prognosi delle vittime di arresto. Quindi è facilmente comprensibile come i corsi di rianimazione cardiopolmonare di base e disostruzione delle vie aeree rivolti ai non sanitari permettono di aumentare il numero di persone in grado di prestare immediatamente soccorso in caso di arresto cardiaco o di ostruzione delle vie aeree da corpo estraneo, in attesa dei soccorsi avanzati.
Questo è quello che lil cardiologo Dott. Alessandro Cavalieri, istruttore CFM, (dirigente medico cardiologo presso A.O San Camillo-Forlanini di Roma) ha enfatizzato con la voce ancora piena di emozione dopo aver rianimato con successo una piccola paziente di 2 anni e mezzo in una apparentemente e tranquilla domenica estiva presso un lido di Porto San Giorgio ( Fm) , allertato dalle grida del genitore della piccola che portandola in braccio sul bagnoschiuma gridava aiuto.. per la figlia che era completamente priva di coscienza, in arresto respiratorio per la grande quantità di acqua ingerita
Per fortuna a pochi metri era presente il Dott. Cavalieri che preso atto del drammatico evento, facendo allertare immediatamente il 118 iniziava da subito le manovre di RCP per la piccola paziente.
Dopo qualche minuto “ interminabile “ la piccola riprendeva a respirare.. e quindi anche il suo stato di coscienza.
All’arrivo dell’ ambulanza la piccola paziente cosciente veniva quindi affidata al personale del 118 per l’ ulteriore assistenza intra ospedaliera avanzata.
Questa esperienza come ha ribadito più volte il Dott. Alessandro Cavalieri ci deve rendere ancora più consapevoli come sia sempre più importante diffondere la cultura dei protocolli di RCP nella comunità civile perché solo così si può aumentare la sopravvivenza di tanti pazienti non solo adulti come in questo caso che per fortuna non ha avuto un tragico epilogo.