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Sanità e Innovazione: l’Italia punta sulla simulazione per rivoluzionare la formazione dei professionisti della salute

Il position paper firmato da esperti nazionali propone un piano strategico per integrare la simulazione clinica nei percorsi formativi. Rilievo al Dott. Fausto D’Agostino, presidente del CFM.

La formazione sanitaria italiana si appresta a una svolta epocale. È stato recentemente pubblicato sul Journal of Patient Safety un position paper nazionale che propone una visione strutturata e condivisa per l’utilizzo della simulazione clinica come strumento cardine nella preparazione dei professionisti della salute. Tra i firmatari del documento emerge il nome del Dott. Fausto D’Agostino, anestesista-rianimatore e Presidente del Centro di Formazione in Medicina (CFM), da anni impegnato nella promozione della qualità e dell’innovazione didattica in sanità.

Il documento, dal titolo “A National Position Paper for the Strategic Development of HealthCare Simulation in Italy”, è stato redatto da un gruppo multidisciplinare di esperti incaricati dal Ministero della Salute, tra cui figurano personalità di rilievo come Pier Luigi Ingrassia, Alessandro Barelli, Silvia Bressan, Luca Carenzo, Giovanni Esposito, Giovanni Scambia e Antonio Ursone. Il Dott. D’Agostino ha avuto un ruolo centrale nella stesura del testo, in particolare per quanto riguarda la definizione degli standard di qualità, l’accreditamento dei programmi formativi e l’integrazione della simulazione nei percorsi di aggiornamento professionale.

La simulazione, come affermato nel paper, non è semplicemente un insieme di tecnologie sofisticate, ma una tecnica formativa avanzata, capace di promuovere sicurezza, apprendimento esperienziale e sviluppo delle competenze tecniche e relazionali. Il documento propone un sistema coordinato che preveda, tra le varie azioni, la creazione di un registro nazionale dei centri di simulazione, criteri chiari di accreditamento, l’inserimento strutturale della simulazione nei curricula universitari e nei programmi ECM, e l’impiego di attività simulate per migliorare la risposta del sistema sanitario alle emergenze, come pandemie o disastri di massa.

La simulazione rappresenta una svolta culturale per la sanità italiana. È uno strumento per imparare in sicurezza, ma anche per riflettere, collaborare e costruire un sistema sanitario più resiliente e preparato. È giunto il momento di integrarla stabilmente nei percorsi formativi di tutti i professionisti sanitari”, ha dichiarato il Dott. Fausto D’Agostino, primo autore del documento e presidente del CFM.

Il position paper valorizza inoltre i principi dell’apprendimento degli adulti (andragogia), promuove una nuova visione dell’errore come risorsa didattica e sottolinea l’importanza della sicurezza psicologica nei contesti educativi. Viene posta grande attenzione anche allo sviluppo delle figure professionali coinvolte nella simulazione – dai facilitatori ai tecnici – e alla creazione di una rete nazionale capace di garantire uniformità e qualità dei percorsi.

La pubblicazione di questo documento segna un momento cruciale per la sanità italiana. Grazie all’impegno di esperti come il Dott. D’Agostino, l’Italia è pronta a valorizzare appieno il potenziale trasformativo della simulazione, rafforzando la preparazione dei professionisti, la sicurezza dei pazienti e la capacità di risposta del sistema sanitario di fronte alle sfide del presente e del futuro.

Articolo qui: https://journals.lww.com/journalpatientsafety/abstract/9900/a_national_position_paper_for_the_strategic.366.aspx?fbclid=IwY2xjawLiS3tleHRuA2FlbQIxMABicmlkETFyN2l1Q3dCeHA1RW84cnpuAR4rKrMlDIqndmmRt327UbyiUFHPO-3f-TKlzv2zkzlYKvk9zH0w9XnBlue78g_aem_MbSMI2XINnHe9oPx496vww

 

 

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