Grande successo per il convegno “L’emodinamica della paziente gravida”
Oltre 100 partecipanti all’esclusivo e importante congresso nazionale sull’emodinamica della paziente in gravidanza.
Oltre 100 partecipanti all’esclusivo e importante congresso nazionale che si è tenuto Sabato 12 novembre nella città di Bari, presso il Mater Dei Hospital, sull’emodinamica della paziente in gravidanza, il punto di vista di ostetrici e anestesisti.
All’evento, organizzato da Centro Formazione Medica, hanno contribuito esperti della materia, Ginecologi ostetrici e Anestesisti, docenti in diverse università del territorio nazionale. Il congresso ha visto come Direzione scientifica il Dott. Mario Tedesco, Direttore U.O.C. Anestesia e Rianimazione, il Dott. Giuseppe Caringella, Direttore U.O.C. Ostetricia e Ginecologia, il Dott. Marco Scioscia Dirigente Ginecologia e Ostetricia e la Dott.ssa Chiara Spina Dirigente Anestesia e Rianimazione.
Ha aperto i lavori il Dott. Agostino Brizzi, che ha collaborato alla stesura delle linee guida SIGO sulla Gestione multidisciplinare dell’emorragia post-partum. Il Dott. Brizzi ha tenuto una vera e propria lectio magistralis, esponendo in termini chiaramente comprensibili le dinamiche fisiologiche dell’adattamento del cuore materno alla gravidanza. La spiegazione della fisiopatologia cardiaca è iniziata dalle modificazioni emodinamiche del cuore materno: la gravidanza costituisce uno “stress” fisiologico pertanto avvengono meccanismi di compenso dell’aumento della capacità del cuore di contrarsi e svolgere un’efficace azione di “pompa” a fronte delle aumentate richieste della donna gravida.
La funzione cardiaca materna è stato oggetto della relazione della seconda esperta della materia, la Dottoressa Maria Grazia Frigo da Roma, che ha illustrato l’importanza dello studio della donna in gravidanza sin dalle prime settimane di gestazione, in previsione di un eventuale trattamento “tailored”. La dottoressa, Anestesista e Ginecologa collaboratrice ed autrice di diverse linee guida sulla fisiologia e patologia ostetrica, tra cui SIGO ed AIPE, ha prospettato anche una serie di scenari critici, in travaglio di parto e nel post partum, fornendo esempi pratici di monitoraggio emodinamico e intervento nelle situazioni critiche, che spesso non sono suscettibili delle lunghe osservazioni ambulatoriali, ma richiedono una risoluzione rapida ed efficace.
Il prof. Tullio Ghi, presidente uscente dell’AIPE (associazione italiana preclampsia) da Parma, intervenuto subito di seguito, si è concentrato sulla patologia cardiaca materna e sui disordini ipertensivi della gravidanza e le conseguenze fetali: la restrizione di crescita intrauterina. La preclampsia, o gestosi, rappresenta uno stadio grave dei disordini ipertensivi della gravidanza, che sono espressione diretta delle patologie del letto placentare. L’insufficienza placentare determina un ridotto apporto di ossigeno e nutrienti al feto che non cresce adeguatamente. Questa placentazione difettiva si riflette direttamente sulle resistenze vascolari e determina ipertensione, fino alla preclampsia con segni di danno d’organo. Il professore ha però precisato che i disturbi ipertensivi della gravidanza hanno una prevalenza maggiore nelle donne con cardiopatia e ipertensione pre gravidiche e queste condizioni potrebbero spiegare anche l’incapacità della placenta di impiantarsi correttamente. Per questo, pur non essendo chiaro il primum movens della restrizione di crescita dovuta ad insufficienza placentare, appare evidente che lo spettro dei disordini ipertensivi della gravidanza debba essere indagato sin dall’epoca preconcezionale cercando fattori di rischio per cardiopatia e ipertensione pre gravidici
Successivamente c’è stata una interessante ed esclusiva relazione del prof. Federico Prefumo, direttore della UOC di patologia Ostetrica dell’Ospedale Gaslini di Genova, centro di riferimento per la Medicina Fetale e perinatale, esperto in diagnosi prenatale e terapia fetale in utero. Il Prof. ha tenuto una relazione sull’emodinamica fetale, elemento fondamentale di indagine durante l’ecografia ostetrica. Nonostante le difficoltà tecniche dell’esame ecografico del cuore fetale, il professore ha spiegato i parametri fondamentali che devono essere considerati per valutare il benessere fetale. Accanto alla tradizionale valutazione della flussimetria fetale (arteria cerebrale e ombelicale), la valutazione di altri distretti venosi consente una valutazione in toto delle condizioni di perfusione e compenso fetali. Queste rilevazioni ecografiche insieme con più moderni e complessi strumenti di indagine come la RM, possono essere fondamentali nel management delle gravidanze complicate per la gestione della gravidanza e la programmazione del timing del parto.
Il dott. Giuseppe Sepolvere, esperto cardioanestesista attualmente a Caserta, ha illustrato in modo chiaro il razionale e i devices per un monitoraggio invasivo nella donna in gravidanza con disturbi cardiovascolari, spiegando la fisiopatologia delle principali alterazioni emodinamiche nelle pazienti gravide e non. A quadri clinici sovrapponibili corrispondono infatti diverse necessità terapeutiche, laddove la gravidanza rappresenta una deviazione dalla normalità e richiede quindi terapie ad hoc. Per questo, apparecchiature invasive e non, sempre più sensibili sono state sviluppate per capire le alterazioni dei parametri vitali (pressione, frequenza, atti del respiro, stato di coscienza), della paziente gravida, che impongono una tempestiva quanto fine correzione.
La dottoressa Chiara Spina, invece, ha illustrato in particolare i monitoraggi emodinamici non invasivi, in particolar modo l’Uscom, device di ultima generazione che fornisce al sanitario, in modo rapido e semplice, attraverso la rilevazione doppler della pulsazione del tratto d’efflusso aortico, molteplici dati emodinamici utili per un trattamento mirato.
Il congresso si è concluso con 3 interessanti casi clinici diretti dai dottori Brizzi, Spina che hanno interagito con i discenti presentando quadri clinici di emergenza ostetrica con coagulopatia, preclampsia grave e complicanze neurologiche dell’analgesia spinale.
Dott.ssa Alessandra Logoteta
Specializzanda Ginecologia ed Ostetricia, Università di Roma La Sapienza, Policlinico Umberto I, Roma
Dott. Stefano Ianni
Anestesia e Rianimazione, Policlinico Umberto I, Roma
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